CIMITERO DI RADDA IN CHIANTI (SIENA)

Progetto di restauro e consolidamento delle mura perimetrali.

Svolgimento incarico rilievo, progetto, D.LL. Sicurezza csp+cse, contabilità lavori

Committente: Comune di Radda in Chianti

L’impianto del Cimitero di Radda risale ai primi anni del secolo scorso: 1905-06.

Negli anni ‘20 del novecento, sono state realizzate le cappelle della manica centrale, strutturate su di un unico asse di simmetria, con paramento in mattoni a facciavista, lesene binate, capitelli corinzi, trabeazione sovrastante oculo, timpano triangolare centrale con avancorpo in rilievo secondo gli stilemi previsti dal neoclassicismo allora in voga.

Al decennio successivo risale la manica a nord che ospita i loculi sotto ad un loggiato aperto verso sud e configurato da un punto di vista stilistico sempre secondo gli schemi neoclassici. Fin dalle origini, ma sicuramente dagli anni ’20, il cimitero è stato recintato con pareti in muratura di laterizio a facciavista ed inferriate in ferro almeno sul fronte principale di ingresso.

Evidentemente per soddisfare esigenze di carattere pratico e logistico ma anche per proseguire sullo stile architettonico fino ad allora seguito, negli anni sessanta è stata realizzata la manica di sud/est che ospita la Cappella della Misericordia. Nel 2005, il cimitero è stato interessato da un importante ampliamento, questa volta andando ad occupare una nuova area, quella posta a nord-est dell’insediamento più antico, in modo da non alterare l’equilibrio fino a quel punto raggiunto e perché evidentemente gli spazi occorrenti non potevano più essere reperiti nell’area con più antica destinazione.

La recinzione risaliva, come già detto, agli anni ‘20 del novecento; risulta realizzata in muratura di mattoni lasciati a facciavista, costituita da pilastri affiancati da setti murari i quali a loro volta riquadrano inferriate in ferro battuto in stile neoclassico. Le parti sommitali delle murature risultano rifinite con elementi in pietra arenaria, baulata sui muri e modellata con “abaco” che fa da supporto ad una semisfera, sui pilastri.

Il tratto di recinzione di cui sopra, versava in cattive condizioni statiche e la causa è da ricercare nella malta utilizzata per la muratura, evidentemente povera di calce.

Sono stati dunque messi in atto gli interventi finalizzati al restauro del paramento murario in laterizio. Sono stati inoltre realizzati interventi di restauro del paramento lapideo e degli elementi in ferro.